Salute, Diritto e Bene Comune
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività,
e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato
trattamento sanitario se non per disposizione di legge.”
La Costituzione continua ancora oggi a ricordarci il valore della Salute come Bene Comune, e
indicarci quale deve essere il principale obiettivo dell’azione politica.
La tutela della salute, intesa come diritto di accedere alla prevenzione sanitaria e di ottenere cure
mediche, è stata inoltre inserita nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.
Con la riforma del 1978, l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale ha esteso l’obbligo dello Stato
di assicurare le prestazioni sanitarie non solo agli indigenti, ma anche a tutta la popolazione.
Sinistra d’Azione considera un’educazione di qualità una priorità assoluta. La scuola deve tornare a essere un punto di riferimento nella e per la società tutta. L’istruzione non va considerata un costo, ma una risorsa fondamentale per il futuro dell’Italia.
Come azionisti consideriamo compito della politica garantire a tutti una dignitosa e sempre migliore qualità della vita. Ognuno dovrebbe avere le stesse possibilità di accesso alla realizzazione sociale e alla felicità personale. Questo significa che bisogna innanzitutto liberare gli uomini dalle loro catene materiali e ideologiche. Per questo consideriamo un reddito di inclusione e il diritto al lavoro priorità assolute. Per raggiungere questi obiettivi, bisogna plasmare l’economia mettendola al servizio dell’uomo, ridistribuendo la ricchezza e il lavoro. Bisogna rilanciare l’economia con investimenti volti ad accrescere la ricchezza complessiva dell’Italia a breve, medio e lungo termine. Bisogna investire sul capitale naturale, culturale e umano, e specialmente in educazione e ricerca. Bisogna riconvertire l’economia per renderla sostenibile e garantire un mondo migliore alle nuove generazioni. Sarà fondamentale creare una tassa etica per favorire nel mondo globalizzato i paesi e le aziende all’avanguardia sui diritti dei lavoratori e sulla protezione dell’ambiente, per fare in modo che la competizione non si faccia solo al ribasso (di stipendi e diritti) ma soprattutto al rialzo (per una sempre migliore qualità della vita di tutti).
Alle lotte per l’equità economica e a quelle per la sanità e per l’istruzione pubblica, si devono accompagnare battaglie per l’espansione dei diritti politici e civili dei cittadini, per il rinnovamento del settore pubblico e per la neutralità e laicità delle sue istituzioni. Come azionisti siamo sostenitori di una democrazia realmente rappresentativa: esigiamo quindi innanzitutto un sistema elettorale efficiente ma rappresentativo delle opinioni dell’intera cittadinanza. I partiti sono corpi intermedi importanti per il funzionamento di una democrazia rappresentativa, ma il loro funzionamento deve essere regolamentato, finanziariamente trasparente e il loro potere non deve prevalere sul diritto dei cittadini a scegliere i propri rappresentanti politici: promuoviamo perciò un sistema elettorale in cui gli elettori possano esprimere le proprie preferenze sui singoli candidati. Le istituzioni pubbliche e le aziende pubbliche devono essere, a qualunque livello, gestite in maniera trasparente, neutrale e con il solo obiettivo di servire efficientemente ed equamente le esigenze della cittadinanza: combattiamo contro le lottizzazioni e le gestioni a indirizzo partitico di tutte le aziende pubbliche, dalla RAI alle ASL. La neutralità delle istituzioni pubbliche richiede, inoltre, che l’appartenenza religiosa dei loro componenti non influenzi la qualità dei servizi pubblici: chiediamo perciò l’abolizione del Concordato con la Chiesa e promuoviamo la campagna a sostegno della laicità della scuola, della sanità e delle amministrazioni. Il nostro liberalismo è incompatibile con norme che limitino, in assenza di rischi per la società o per singoli, la libertà individuale in nome di posizioni etiche personali o di interessi privati: riteniamo, a questo proposito, sia giunto il momento per la fine del proibizionismo in materia di droghe leggere e di prostituzione; esigiamo l’affermazione del diritto all’eutanasia; chiediamo che sia data piena attuazione alle prescrizioni di legge in materia di interruzione di gravidanza e attuazione di politiche in favore delle persone con disabilità.